Quelli che il professore

Era un anno del ‘900, in un grande ospedale di Firenze. Si doveva aprire una rianimazione di sana pianta alla cui direzione c’era lui: “il Professore”.
Il personale infermieristico doveva formarsi sul campo, come accade sempre quando c’è carenza di personale, così fu deciso che un gruppo di infermieri, tra i quali anch’io, che avevano già fatto esperienza in altre terapie intensive, avrebbero affiancato per un certo tempo gli infermieri che in futuro sarebbero diventati il team stabile di quel reparto intensivo.
Poi c’era il pool di anestesisti con il quale naque subito un ottimo affiatamento e spirito di gruppo.
Ma sopra ogni altra cosa c’era “il professore” che con il suo stile personalissimo e stravagante dirigeva tutti noi.
Un giorno la Dottoressa Lea Fabbri decise di scrivere su di lui e pubblicare un breve libretto di racconti per tramandare ai posteri i tratti significativi della sua leadership. Naturalmente lo stile narrativo era amichevolmente satirico, anche se ciò non fu per niente apprezzato da “Lui”.
Sapendo che mi divertivo a disegnare Lea propose a me e a Sandro Cinotti di illustrare a nostro piacimento i racconti.

P.S.
Chi non ha vissuto quella epica esperienza non potrà coglierne tutte le sfumature