Michelangelo e il primato dell’intelletto

Una visita alla Cappella Sistina: Michelangelo e il primato dell’intelletto

Decido di partecipare ad una visita guidata alla Cappella Sistina organizzata in una pausa del convegno nazionale dell’associazione infermieristica di cui faccio parte. Il ricordo degli affreschi di Michelangelo era scolorito dal tempo, come di fatto era la grande opera quando la vidi da bambino; Il restauro del 1999 l’ha restituita ai suoi colori, anche se, come sostengono alcuni critici d’arte. Insieme al nero dell’inquinamento e del fumo delle candele sono state cancellate anche le pennellate di nero fumo date a secco da Michelangelo e con esse le sensuali volumetrie delle possenti figure (vedi: Restauro degli affreschi della Cappella Sistina).

Comincio la visita da una selezione dei musei Vaticani, dopo questa piacevole anticamera finalmente arriviamo alla Cappella Sistina, accedendo da una stretta scala attraversata in senso opposto da una corrente d’aria fredda. Read more

Trekking da Casere al rifugio Brigata Tridentina

Trekking da Casere al rifugio Brigata Tridentina, Valle Aurina settembre 2012.

La vista sulle montagne dall’appartamento della signora Notburga Kirchler

Eccoci di nuovo in Valle Aurina  con previsioni meteo di sole pieno che gridano vendetta dopo l’esperienza fallimentare dell’anno scorso con giornaliere spruzzate di pioggia e neve sopra i 2000. La valle, protesa all’estremo settentrione d’Italia, si incunea in Austria e spesso le perturbazioni vi soggiornano volentieri.

 

 

 

Da Rio Bianco a Casere 

La parte finale della Valle Aurina

Il programma del primo giorno è impegnativo, non tanto per la difficoltà del percorso, ma per mancanza di allenamento, infatti è la prima escursione dopo una lunga e torrida estate.
Partiamo da Rio Bianco dove soggiorniamo nell’accogliente appartamento gestito dalla signora Notburga Kirchler in località Untereggerhof, che consigliamo caldamente per l’ospitalità e l’ottimo rapporto qualità prezzo. Dopo circa mezz’ora di macchina raggiungiamo Casere (Kasern) m.1595 da qui inizia il sentiero che ci porterà al rifugio Tridentina (Birnlückenhütte) m.2441 superando un dislivello in salita di 846 metri.

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Stoccolma amabile e austera

Visita estiva alla capitale della Svezia

Stoccolma una città amabile e austera come buona parte delle città del Nord Europa, ma per nulla snob, anzi ci si sente a proprio agio. Lungo i canali il traffico nautico è ordinato ma incessante. Infatti è frequente vedere ormeggiare navi da crociera talmente alte da eguagliare le finestre delle case di Sodermalm: quartiere appollaiato su un’isoletta granitica alta qualche decina di metri.

Strandvagen
Grande movimento di persone lungo le grandi arterie della città: Drottninggatan, Hamngatan, Klarabergsgatan, ma attenzione verso le ore 18 tutto finisce. Come d’incanto vi troverete improvvisamente in una città deserta. Per noi mediterranei è difficile abituarsi ai ritmi di vita degli svedesi, che non mutano con il trascorrere delle stagioni. Per noi luce significa vivere e qui è necessario dosare le forze perché le giornate sono veramente lunghe.

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Storia di un’amica nella crisi economica della Grecia

La telefonata con Anna durò solo pochi minuti: “sto male, non riesco a parlare”. Inizia così questa storia di un’amica nella crisi economica della Grecia. Il popolo greco protesta con grandi manifestazioni in piazza Syntagma. Ogni giorno ci sono scontri con la polizia che reprime duramente. Anna teme che tutto questo potrebbe finire nel sangue.

Anna ora vive nella sua casa vicino ad Atene, sento i cani che abbaiano in lontananza, immagino le sculture nel suo studio. Mi descrive il suo giardino con i merli che beccano le ciliegie sull’albero.

 

Monumento alla guerra di resistenza nazionale Piazza Eritrea Atene

Da anni avevo perso definitivamente notizie di lei, poi l’ho ritrovata casualmente facendo una ricerca su internet. Ora è scultrice, membro della Camera delle Belle arti elleniche, un’istituzione che promuove la creatività e la libertà di espressione degli artisti greci.

Senza grosse aspettative mandai un messaggio alla segreteria spiegando le ragioni che mi spingevano a cercare quel contatto. L’attesa durò poco, ricevetti in inglese una sua risposta, nella quale mi chiedeva di chiamarla al telefono verso sera. Mi avrebbe parlato in italiano, ma ad una condizione, non avrei dovuto ridere dei suoi errori di pronuncia.

Fu emozionante sentire di nuovo la sua voce, un po’ più bassa e malinconica, però il ritmo lento, le pause, la scelta attenta delle parole erano uguali a come le ricordavo. In poche parole raccontò la sua vita. Ritrovare questa amicizia dopo così tanto tempo faceva tornare docilmente il ricordo di quegli anni.

monumento alla Resistenza Nazionale piazza Marte Velouhioti Agios Dimitrios

 

 

Conobbi Anna a Firenze all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, sezione di ceramica, anno scolastico 1975-76, rimase in Italia pochi mesi. Tra  me e lei nacque subito una reciproca simpatia, ma poi non abbiamo avuto molto tempo per consolidare la nostra amicizia. A quel tempo il laboratorio di ceramica era frequentato da ragazzi di tutto il mondo. Io ero una persona di poche parole, lei molto riservata, a volte misteriosa perché della sua vita privata preferiva non parlare, eppure ci fu subito intesa, si fidava di me e ci faceva piacere discutere insieme. Ascoltavo i suoi racconti, il suo impegno politico, le ferite ancora aperte del regime dei colonnelli terminato da poco, la resistenza insieme agli studenti del politecnico di Atene.
La politica era uno degli argomenti sui quali ci intendevamo, ma ci accomunava soprattutto l’amore per l’arte e per la poesia: il suo Kavafis, il mio Ungaretti, entrambi nati ad Alessandria d’Egitto.

studio di nudo

Eccomi di nuovo a parlare con Anna mi sorprende trovare

Studio di nudo

con lei la stessa sintonia di allora. Per gioco descrivo come ricordo il suo aspetto, i capelli neri legati dietro, il taglio un po’ orientale degli occhi , le vesti lunghe, molto tradizionali. Mi stupisco che si ricordi ancora di dettagli apparentemente futili delle nostre discussioni e del mio carattere.

La situazione greca è preoccupante, la crisi economica deprime la vita sociale, frena le

speranze e impoverisce le persone. Che ne sarà dell’arte della poesia se non si ha il lavoro e di che vivere. In queste cirostanze sarà difficile mantenere la promessa che ci siamo fatti di incontrarci di nuovo.

Alleluia alla Terra

Nel mio sogno la Terra aveva i giorni contati, entro pochi mesi non sarebbe stata più abitabile e si rendeva necessario un trasferimento di massa su Giove. Aspettavo con la mia famiglia di essere chiamato, rassegnato e ubbidiente alle disposizioni del piano di evacuazione. Cercavo di immaginarmi la stazione asettica che ci avrebbe ospitato per il resto della vita, impossibilitati a muoverci oltre i confini della sfera di cristallo posta a protezione del vuoto cosmico.
Pensavo a Firenze deserta, con i suoi monumenti destinati a diventare rovine e le sue opere d’arte coperte di polvere, alle colline toscane modellate da secoli di lavoro umano lasciate in stato di abbandono. Il mondo negava per sempre le sue bellezze alla nostra voglia di conoscere.
Tutto questo era avvenuto per la cecità dell’uomo e per l’incapacità a pianificare un futuro per l’umanità in accordo con quanto il pianeta poteva offrirci.
Non mi abbandonava il sospetto che solo alcuni popoli erano stati salvati, altri abbandonati perché valutati economicamente non degni di considerazione.
Tutto questo è solo un sogno, tuttavia svegliandomi in questa mattina di Pasqua, vorrei levare un “Alleluia” alle meraviglie che ci offre Madre Terra, lo immagino con la visione di questo trailer della BBC e con l’ascolto di due brani musicali cantati da Sandrine Piau una soprano che, a mio parere, è una delle migliori interpreti della musica barocca e settecentesca.
Non è un’invocazione al divino sono sempre stato refrattario e scettico verso entità superiori, mi basta seguitare a stupirmi di fronte alle meraviglie del mondo più concrete e seducenti. Il destino è nelle nostre mani, una “resurrezione” dell’umanità è ancora possibile o semplicemente vale solo la pena di crederci.

[Consiglio: mettere in sottofondo alla visione del trailer la musica proposta di seguito]