Francesca Woodman: impressioni dalla retrospettiva fotografica di Siena

Francesca Woodman racconta attraverso il suo corpo, ma non è il protagonista. Questo corpo giovane, morbido, liscio, sensuale; si dimentica senza nostalgie, diventa forma, materia, movimento in uno spazio interiore disabitato.
Un corpo di donna mitologico, puro che nasce come una venere, ma qui non emerge nel cavo di una conchiglia, non nasce dalla spuma del mare, nasce da carta da parati lacerata come un’entità astratta, senza volto, tuttavia imprescindibilmente unico.
Le stanze inondate di sole a volte illuminano completamente gli oggetti, altre volte aggettano ombre inquietanti. Conosco bene questo sole che mi ha scaldato proprio in quei giorni, all’età di Francesca o poco più, una luminosità unica, irripetibile, solo di quel tempo. Quali paure abitavano le stanze di Francesca confinate da pareti graffiate e scrostate? Quali ricerche immateriali si consumavano dentro quei contenitori privi di orizzonte? Il corpo di Francesca perde il proprio peso, la propria densità per acquisire un aggressività materica autoriflessiva. Il suo corpo, il suo sesso sono al tempo stesso soggetto e oggetto dell’immagine, talvolta tormentati come dannati in una teca di museo, a volte conquistati dal sonno o dalla morte abbandonati sul pavimento, dentro una vasca da bagno, sopra una roccia nuda.

A soli tredici anni, all’inizio della sua breve vita, indica l’uscita da una porta socchiusa mentre una forza invincibile la trattiene. Luoghi dell’infanzia da poco abbandonati e nuovamente esplorati oppure coscienza di un futuro doloroso dal quale non riesce ad affrancarsi. Nel riflesso di uno specchio non è possibile trovare le risposte, tutto rimane confuso. Dentro simboli vegetali e animali può essere solo reso possibile un transfert automatico, ma ancora tutto non risolto.

Non è possibile descrivere il racconto di Francesca, parla direttamente ad ognuno di noi, ognuno di noi decodifica a proprio modo il suo messaggio, senza intermediari, senza l’aiuto di critici o biografie postume che Francesca non ha avuto il tempo di avere.

 

Francesca Woodman nata a Denver il 3 aprile 1958 morta suicida a New York il 19 gennaio 1981.

Approfondimenti su:
en.wikipedia (inglese)
it.wikipedia
Francesca Woodman gallery
– L’eredità di Francesca – Intervista ai genitori Betty e George Woodman (audio Mp3)
– Audioguida della mostra di Siena parte 1° e 2° (audio Mp3)
– Rossella Caruso – Camere con vista interna – lettura critica delle opere di Francesca Woodman (audio Mp3)

Francesca Woodman – Um Coração Selvagem from J.M.ARRUDA FILMES on Vimeo.

Francesca Woodman – Selected Video Works (1975-1978) from speenich on Vimeo.

Mostra retrospettiva di Francesca Woodman
Siena, dal 26 settembre 2009 al 10 gennaio 2010
composta da 114 fotografie, alcune delle quali inedite.
Presentata da: SMS contemporanea, il centro di arte contemporanea del Santa Maria della Scala di Siena, in collaborazione con l’Espacio AV di Murcia e l’Estate di Francesca Woodman di New York.
 

One thought on “Francesca Woodman: impressioni dalla retrospettiva fotografica di Siena

  • 2 Dicembre 2009 at 10:40
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    tanta disperazione nel corpo, quasi sempre disteso e quando è in piedi mai completamente eretto….foto comunque interessanti con giochi di luce particolari

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